Un po’ di Beethoven

Ciao, ecco una carrellata di ascolti beethoveniani, sui quali ci concentreremo per conoscere meglio la sua musica.

Qui di seguito le tappe fondamentali della sua vita:

  • nasce a Bonn nel 1770 (scoprirà la sua vera data di nascita solo in età adulta). Dopo la morte della madre vive con il padre e gli unici due fratelli rimasti. L’infanzia è segnata da un padre alcolizzato e talvolta violento che, volendo sfruttare le abilità musicali di Beethoven, lo costringe a suonare e a perfezionarsi come strumentista
  • Dopo la prima formazione musicale impartitagli dal padre (mediocre violinista) cambia vari maestri fino a che non viene notato da Haydn e con questi si reca a Vienna nel 1787 (a 17 anni)
  • A Vienna lavora come violista per guadagnare abbastanza soldi per poter sostenere economicamente i due fratelli rimasti a Bonn
  • A Vienna incontra Mozart che è impressionato più dalle sue capacità di improvvisatore che di virtuoso
  • Nel 1796 (a 26 anni) compaiono già i primi segnali di sordità e ne rimane davvero afflitto. Ad un amico scrive: Cio’ che ti ho detto del mio udito ti prego di custodirlo come un grande segreto e di non confidarlo assolutamente a nessuno. Posso proprio dire di condurre una vita da derelitto; evito ogni compagnia perche’ non mi e’ possibile dire alla gente che sono sordo. Se esercitassi qualsiasi altra professione la cosa sarebbe piu’ facile; ma con la mia professione questa e’ una condizione terribile! A teatro mi devo mettere proprio accanto all’orchestra per intendere gli attori. I toni acuti degli strumenti e dei cantanti, se sono un po’ piu’ lontano, non li sento piu’. Nella conversazione e’ stupefacente che vi sia della gente che non se ne sia mai accorta; data la mia fama di distratto, mi si ritiene per tale. Talvolta anche odo appena chi parla piano; odo i suoi ma non le parole
  • Nonostante la sua malattia egli continua a comporre alacremente. I suoi lavori non sono scritti di getto, ma sono frutto di una lunghissima rielaborazione
  • Alcuni nobiluomini suoi amici si offrono di pagare per il suo sostentamento poichè Beethoven non accetta di esibirsi per denaro o per accontentare qualche nobile. Vuole decidere autonomamente quando esibirsi e per chi. Questa è davvero un cambio di prospettiva per la figura del musicista ed anche per questo si può dire che Beethoven sia un pre-romantico
  • Nel 1802 già scrive testamento (aveva anche pensato al suicidio). Il documento è noto come il Testamento di Heiligenstad
  • compone una sola Opera lirica, il Fidelio – 9 Sinfonie (la terza chiamata Eroica, dedicata inizialmente a Napoleone – la famosissima Quinta, del destino – la Sesta chiamata la Pastorale in cui inserisce alcune indicazioni per l’interpretazione – la Nona in cui è presente l’Inno alla Gioia) – 33 Sonate per Pianoforte – musica da camera come i quartetti Rasumovsky
  • Nel 1827 (a 57 anni) muore a Vienna. 20000 persone saranno al suo funerale

Sinfonia n. 5 composta da Beethoven nel 1808 ca. Il famosissimo inizio è stato rappresentato da questi versi: “Ecco il destino che bussa alla porta”

I tempo: Allegro con brio
Questa è l’immagine della prima pagina del manoscritto originale
Questo rappresenta la “trasposizione” grafica dell’inizio della Sinfonia 5 realizzato dall’artista Vassily Kandinsky
III tempo della sonata n. 8 Op.13 chiamata Patetica

il termine pathos da cui deriva l’aggettivo patetico, significa: Capacità di suscitare un’intensa emozione e una totale partecipazione sul piano estetico o affettivo. Corrisponde alla parte irrazionale dell’animo.

Foglio d’album: Per Elisa

In realtà il titolo originale di questo pezzo potrebbe essere Für Therese (Per Teresa), e si pensa che la composizione fosse dedicata a Therese Malfatti, la figlia di un commerciante viennese. Chissà se si tratti proprio della famosa “Amata immortale” la protagonista di tre lettere, la donna di cui il compositore era profondamente innamorato. La sua identità è rimasta ancora oggi sconosciuta: si tratta dell’enigma principale dei biografi di Beethoven. Sembra certo che queste lettere non furono mai inviate: furono trovate in una credenza nei giorni che seguirono la morte del compositore, in un lato di un altro importante documento, il Testamento di Heiligenstadt. Per leggere le lettere vd. link: https://it.wikipedia.org/wiki/Lettera_all%27amata_immortale

Suoniamo il ritmo di Pompeii – Bastille

Ciao!Ecco un’attività motivante per rispolverare, ad inizio anno, un po’ di ritmo! (seconda – terza media)

Il brano su cui suonare il ritmo è questo:

Il ritmo invece è questo:

Questo il link per ascoltare il ritmo su Musescore: https://musescore.com/user/26360371/scores/7044791?share=copy_link

Buona musica!

Scopriamo il brano…rinascimentale

Ciao a tutti,

ecco un quiz creato per riconoscere alcuni brani rinascimentali partendo dall’ascolto e dall’individuazione di alcune loro caratteristiche.

Buon divertimento!

La musica nell’Alto Medioevo – videolezione DAD

Ciao ragazzi, dato che ancora siamo purtroppo in DAD, ho preparato un video di 15 minuti circa che riassume i fatti musicali più importanti che caratterizzano l’Alto Medioevo.

Gli strumenti musicali

Cari ragazzi, ho realizzato per voi un video sui principali strumenti musicali dell’orchestra. Quelli che mi piacerebbe conosceste meglio:

BUONA VISIONE!

Composizione collettiva

Cari ragazzi, ecco la composizione della mitica 2D.

E’ stato un bel lavoro di composizione collettiva… certo, quest’anno non abbiamo potuto comporre una canzone melodica, ma solo un brano ritmico. Però, che soddisfazione! E’ venuto proprio bene…

c’è anche un ospite inaspettato…

Buone Feste!

Schiaccianoci per Natale

Ciao a tutti, dato che si avvicina il Natale, parleremo del più natalizio degli spettacoli: LO SCHIACCIANOCI.

Diciamo subito una cosa: Lo Schiaccianoci è il titolo di uno spettacolo danzante, insomma un BALLETTO, risalente alla fine dell’Ottocento (1892 la prima rappresentazione).

  • Il compositore delle musiche è il russo Petr Ilic Cajkovskij
  • Il coreografo è Marius Petipa
  • La storia è un misto tra due racconti che hanno come protagonista proprio lo Schiaccianoci: il primo è Lo schiaccianoci e il Re dei Topi di Ernst Hoffmann; il secondo è Il Racconto dello Schiaccianoci di Alexandre Dumas padre

Il balletto si svolge in 2 Atti in cui si nota (soprattutto nel secondo) che la trama del racconto è solamente il pretesto per immergere il pubblico in un’atmosfera di fiaba e meraviglia.

E’ la vigilia di Natale e zio Drosselmayer arriva a casa dei due piccoli fratelli Clara e Fritz portando in dono alcuni giocattoli. Tra questi, uno strano schiaccianoci a forma di soldatino viene regalato a Clara, che ne è molto contenta. La sua gioia dura poco perché Fritz per dispetto lo rompe, ma per fortuna Drosselmayer lo aggiusta.

La marcia

Gli invitati tornano a casa e i bambini vanno a letto. Clara inizia a sognare. I giocattoli crescono e prendono vita e, assieme a loro, anche dei topi che spuntano dagli angoli più bui della casa. Tra i soldatini e i topi si scatena una feroce battaglia a cui partecipa anche Lo Schiaccianoci. Sarà proprio lui, con l’aiuto di Clara, a sconfiggere in duello il Re dei topi. Dopo la vittoria, Lo Schiaccianoci si trasforma in un bel Principe e, insieme a Clara, tra le note del Valzer dei fiocchi di Neve, si addentra nella foresta innevata e decorata a festa.

Valzer dei fiocchi di neve

Il secondo Atto si apre con i due protagonisti che entrano nel Regno dei Dolci dove, a Palazzo Reale, li riceve la Fata Confetto con una meravigliosa danza.

Danza della Fata confetto

Per sua volontà, tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze in onore degli
ospiti: danzando sfilano tutte le leccornie che i bambini possono desiderare, provenienti dai diversi Paesi del Mondo. Ognuna sarà impersonificata da alcuni ballerini e avrà un suo balletto: la cioccolata dalla Spagna, il caffé arabo, il è interpretato da tre ballerini acrobati. Poi il Trepak (bastoncini di zucchero) russo, e la danza degli zufoli (flauti). Infine il famosissimo Valzer dei fiori.

Danza russa

Mentre la Fata Confetto e lo Schiaccianoci danzano un Passo a due (Pa de deux), una slitta arriva a riportare Clara alla realtà. Il balletto si conclude con un ultimo Valzer che pone fine al sogno di Clara, la quale si risveglia felice stringendo al cuore il suo amato Schiaccianoci.

Classificare gli strumenti musicali

A scuola per classificare gli strumenti musicali parto da un brainstorming che di solito piace moltissimo ai ragazzi: scriviamo alla lavagna tutti gli strumenti musicali che conoscete.

Al termine dell’attività la lavagna sarà pienissima.

Come secondo step facciamo un cerchio con un gesso colorato intorno a tutti gli strumenti che hanno le corde. Un cerchio di un altro colore intorno a tutti quelli che si suonano soffiandoci dentro, infine un cerchio di un altro colore ancora per le percussioni.

Uso gli stessi tre colori per definire queste categorie: CORDOFONIAEROFONIPERCUSSIONI.

Una precisazione va fatta per alcuni strumenti che di solito creano qualche dubbio: – l’organo è un aerofono anche se non ci si soffia dentro, come anche la fisarmonica e la cornamusa

– il pianoforte è un cordofono. Ebbene sì, dentro ha le corde. I tasti muovono dei martelletti che colpiscono le corde. Se i martelletti colpiscono le corde potrebbe essere considerato anche uno strumento a percussione? Beh, in un certo senso anche sì, ma noi lo mettiamo nei cordofoni, grazie.

Durante l’attività i ragazzi interagiscono e segnano sul quaderno, messo in orizzontale, le stesse cose che si scrivono alla lavagna.

Di solito questo modo di iniziare ad esplorare gli strumenti musicali (in prima media) li diverte perché li tiene attivi. Solo successivamente si approfondiranno le diverse categorie.

Spero che quest’attività vi possa essere utile. Tempo di realizzazione un’ora.

Il rap di inizio anno

Quest’anno l’anno è iniziato tra mille regole e divieti… uno tra i divieti più importanti della mia scuola è non portare i libri. Già io li facevo utilizzare poco, i libri di musica, ora poi ancora meno!

Per conoscere le mie nuove classi ho proposto un rap da completare e da recitare su una base creata da me con Chrome music lab, un sito web totalmente gratuito e privo di iscrizione. Il testo del rap fa così:

Ciao mi chiamo ... 
e abito a ... 
vado alle... 
in classe...
Tutto l’anno scorso
l’ho passato ....
mi sentivo ...
e anche un po’...
Anche se era strano,
qualcosa è stato bello,
come per esempio...
Ora che la scuola
è ricominciata,
mi piacerebbe tanto...

La base musicale è questa.

A breve posterò alcune delle basi create dai ragazzi stessi e prossimamente vi parlerò meglio di Chrome music lab e di alcune attività che si possono fare utilizzandolo in classe.

Buon anno a tutti!

Allegro di Mozart

Ciao! Studiamo insieme un brano di Mozart!

Ecco lo spartito stampabile: Mozart_KV3

Qui potete vedere il video: nella prima parte vi spiego un po’ il brano e vi do dei consigli per lo studio, nella seconda parte ve lo suono prima a mani separate e poi unite.

Buono studio!